18 Luglio 2021 18:00 - 19:00 Alcamo (TP), Castello dei conti di Modica
Domenica 18 luglio_18.00
Spettacolo
Angelica a Parigi

Compagnia Opera dei pupi siciliani Gaspare Canino

Alcamo (TP), Castello dei conti di Modica
Piazza della Repubblica

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Parigi è in festa, Carlo Magno riceve a corte Angelica e Argalia. I paladini s’invaghiscono della fanciulla. Invitati da Argalia, accettano di giostrare con la lancia: il vincitore avrà Angelica. Battuto dalla lancia incantata di Argalia, Ferraù impugna la spada e uccide i giganti e i soldati al seguito di Angelica. Combatte contro Orlando e Rinaldo per amor della bella Angelica, ma un giorno incontra Argalia e al termine di un gran duello lo uccide. Argalia, morente, chiede a Ferraù di gettare il suo corpo nel fiume vicino. Ferraù gli chiede l’elmo. Argalia gli fa giurare che un giorno, quando ne avrà un altro, getterà anche il suo elmo nel fiume. Sempre in cerca di Angelica, stanco ed assetato, Ferraù dimentica il giuramento. Si toglie l’elmo per attingere dell’acqua ma dal fiume riemerge lo scheletro di Argalia che lo rimprovera per non aver adempiuto alla promessa in punto di morte.

Compagnia Opera dei pupi siciliani Gaspare Canino. La compagnia nasce nel 1997, fondata da Salvatore Oliveri, nipote di parte di madre di Gaspare Canino, ultimo puparo e oprante attivo ad Alcamo e in tutta la provincia di Trapani. Capostipite della famiglia fu Liberto Canino, considerato tra gli iniziatori dell’Opera dei pupi a Palermo. Intorno al 1830 Liberto Canino aprì il suo primo teatro in via dei Formai, nell’antico quartiere dell’Albergheria a Palermo. Uno dei suoi figli, Luigi, appresa l’arte del padre alla fine dell’Ottocento, si trasferì ad Alcamo, dove portava in scena dalle vicende dei Paladini di Francia al Guido Santo, dalla Storia di Trabazio imperatore di Costantinopoli ai Beati Paoli. Dei cinque figli di Luigi soltanto due faranno i pupari: Guglielmo, che si trasferisce a Sciacca, e Gaspare, il quale resta ad Alcamo e aiuta il vecchio padre. Dopo la scomparsa di Gaspare, nel 1977, l’Opera dei pupi non viene più rappresentata ad Alcamo e in tutta la provincia di Trapani, finché nel 1990 il nipote Salvatore Oliveri torna a dedicarsi a quest’arte, aprendo un teatro.

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