La pazzia di Orlando
Antica compagnia Opera dei pupi Famiglia Puglisi
Sortino (SR), Teatro comunale dell’opera dei pupi
Via Resistenza, 53
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Orlando è sulle tracce di Angelica, della quale è perdutamente innamorato. Si ritrova in un bosco dove Angelica e Medoro hanno vissuto per un mese. Angelica ha assistito il soldato pagano, gravemente ferito, e ha finito per innamorarsene e concederglisi. Dalle scritte d’amore incise sulla corteccia degli alberi circostanti, Orlando comprende che Angelica è stata di un altro e prende a vaneggiare fino a perdere completamente il senno. Si dirige verso l’Africa distruggendo tutto ciò che incontra lungo il cammino.
Frattanto, Astolfo, dopo aver liberato il sultano Senapo dalle terribili Arpie, cerca altre avventure in sella al suo cavallo alato, Ippogrifo, che lo conduce in un luogo meraviglioso, il Paradiso. San Giovanni gli racconta come Orlando abbia perso il senno: Astolfo deve andare sulla luna a riprenderlo. Il senno di Orlando si trova in un’ampolla e Orlando odorandolo potrà tornare in sé. Astolfo riesce nell’impresa.
Nel frattempo, i paladini tengono sotto assedio Biserta ma non riescono a espugnarla, difesa com’è dal terribile Agramante. Di ritorno dalla luna, Astolfo si unisce ai paladini e aspetta che arrivi Orlando, così come predetto da San Giovanni. Finalmente, Orlando giunge presso i paladini che lo catturano e gli fanno odorare il senno finché non rinsavisce.
Ha dunque inizio la battaglia finale. Le parti si equivalgono e si decide per un duello tra i più valorosi condottieri. Scendono in campo Orlando e il suo fedele amico Brandimarte contro Agramante e Gradasso. Visto Orlando in difficoltà, Brandimarte si distrae ed è colpito a morte. Pieno di rabbia, Orlando uccide i due saraceni e si precipita in soccorso di Brandimarte che spira tra le sue braccia. Orlando fa costruire in suo onore un meraviglioso sepolcro, testimoniando così il sentimento dell’amicizia.
L’Antica compagnia Opera dei pupi Famiglia Puglisi, attiva da cinque generazioni, rappresenta una di quelle realtà che ha contribuito all’espansione dell’ Opra in Sicilia. Il personaggio più famoso della famiglia è sicuramente Don Ignazio Puglisi, che riusciva a prestare la voce a tutti i personaggi in scena senza che il pubblico potesse capire che provenisse da una sola persona. Dopo qualche anno dalla morte di Don Ignazio, il nipote, Ignazio Manlio, riprende l’attività ereditata dal nonno. Oggi la Compagnia ripropone l’antica gloria del teatro utilizzando fedelissime copie di pupi del tempo alti fino a 130 cm e pesanti oltre 30 kg.
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