
PALERMO, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Venerdì 15 novembre
ore 20.30
La versione di Ariosto. LA FINE DLE FURIOSO
di e con Alberto Nicolino
Undici brevi narrazioni che costruiscono un ponte tra gli spettacoli dei pupi e l’Orlando Furioso.
L’autore racconterà e leggerà passi del poema cinquecentesco, o della versione narrata da Italo Calvino, che hanno un legame con gli episodi messi in scena dai pupari.
Mentre l’epica cavalleresca raccontata da pupari e dai cuntisti ha un chiaro finale nella rotta di Roncisvalle, l’Orlando Furioso ha una chiusura solo formale nel matrimonio di Ruggero e Bradamante. Tutto resta aperto e gira a vuoto in un infinito labirinto di storie, al centro del quale c’è il palazzo del mago Atlante.
Alberto Nicolino
Autore, attore, formatore. Si occupa di fiabe popolari, drammaturgia e scrittura nell’ambito del teatro, la radio, la letteratura per l’infanzia. Dal 1998 ad oggi ha scritto e interpretato svariati spettacoli teatrali, due sull’Orlando Furioso. Per la Radio Svizzera Italiana ha ideato e condotto la trasmissione radiofonica Il pifferaio magico e ha scritto e diretto il radiodramma Universo 21. Ha pubblicato Le avventure di Peppe Senza Suola a Ballarò, (Glifo edizioni), Fiabe al telefono (Scatole Parlanti editore), Album della città Sud (Torri del vento).
A SEGUIRE
ore 21.00
La rotta di Roncisvalle
Compagnia Opera dei pupi Turi Grasso
Carlo Magno per sette anni aveva combattuto contro la Spagna. Tutte le città erano cadute sotto l’avanzata delle armate, guidate dai valorosi paladini di Francia, tranne Saragozza: dove si era rifugiato il re Marsilio insieme ai suoi fratelli Balugante e Falserone. Marsilio, vedendo vana ogni sua resistenza all’avanzata dell’esercito carolingio, simula un’alleanza e fa sapere a Carlo Magno che i suoi sono pronti alla resa e a ricevere il battesimo dalle mani dell’arcivescovo Turpino. Carlo Magno, per assicurarsi della veridicità del messaggio, manda suo cognato Gano, conte di Magonza, come ambasciatore alla corte di Saragozza. Questi, però, per conquistare la corona di Francia e liberarsi di Orlando, di cui è patrigno, tradisce Carlo ed i suoi paladini, facendoli cadere in un’imboscata, tesa dai mori di Spagna e dagli insorti Baschi, nelle strette gole di Roncisvalle.
Compagnia Opera dei pupi Turi Grasso
La compagnia, che opera da quasi sessant’anni, fu fondata da Turi Grasso (Acireale, 1933) agli inizi della sua attività artistica di puparo, nel 1963. Dopo aver svolto molteplici lavori nel campo dell’artigianato, all’età di sedici anni Turi si accosta per la prima volta all’Opera dei pupi, assistendo agli spettacoli del puparo Emanuele Macrì, ad Acireale. Ben presto il giovane inizia a lavorare come manovratore con Macrì ed emerge la sua vocazione per l’Opera dei pupi. Egli partecipa a numerose tournée in Italia e all’estero al fianco del maestro da cui apprende l’arte. Dopo dieci anni di collaborazione, Turi decide di mettersi in proprio. Costruisce i materiali di scena aiutato dalla moglie Venera e nel 1963 inizia a rappresentare gli spettacoli con la sua compagnia. Gli spettacoli ripropongono le storie della Chanson de Roland e traggono ispirazione dai testi di Giusto Lodico e dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, che vengono liberamente rielaborati da Turi nella redazione dei suoi copioni. Nel 1993 viene costituita l’Associazione Turi Grasso Opera dei pupi Acireale e così nuovo impulso viene dato all’attività e si rilancia l’attività artistica con cartelloni di produzione propria che portano la compagnia a fare diverse tournée in Italia e all’estero.
| Evento | Data | Biglietti disponibili | Prevendita | Carrello |
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